E’ ancora convinzione comune quella di dover mangiare a pranzo solo la pasta e la sera solo proteine con un pò verdura, evitando i carboidrati come se finalmente avessimo scoperto i reali responsabili al nostro aumento di peso e poi aumentiamo di peso lo stesso.
Non è il carboidrato di per sè mangiato alla sera il problema del nostro aumento di peso, semmai quanto ne mangiamo e la sua qualità.
Le linee guida della corretta alimentazione, basate sulle recenti evidenze scientifiche, sostengono che bisogna assumere ad ogni pasto proteine, grassi e carboidrati di buona qualità ed in
equilibrio tra loro, smentendo, in questo modo, le vecchie credenze di una dieta "dissociata".
Come vanno ripartiti i pasti in una giornata?
E’ ormai cosa collaudata, consigliare 5 pasti al giorno così ripartiti:
- Colazione: deve essere abbondante e prevedere vitamine, proteine, fibre, carboidrati e grassi. E’ il momento migliore se vogliamo concederci qualche golosità (vedi anche: Ricordati di svegliarti con il piede giusto).
- Spuntino: momento perfetto per un frutto.
- Pranzo: segui lo schema del piatto unico.
- Spuntino: momento perfetto per un frutto.
- Cena: segui lo schema del piatto unico.
Schema del piatto unico?
L’Harvard School of Public Health e l’Harvard Medical School, hanno introdotto un nuovo concetto di piatto unico, che in realtà di nuovo non ha poi così tanto. Basta guardarsi un attimo indietro e ci accorgeremo che già i nostri nonni mangiavano più o meno così.
Lo schema del piatto unico sostiene che, all'interno di un unico piatto, siano consumate tutte le componenti nutrizionali e cioè la verdura, i carboidrati e le proteine.
In particolare questo schema consiglia di prendere un piatto e di riempirlo per metà di frutta e verdura; per un quarto di cereali e per il restante quarto di proteine.
Il condimento principe è naturalmente l'olio extravergine d'oliva, l'acqua non deve mai mancare, neanche fuori dai pasti e, se possibile, il consumo di sale va ridotto al minimo, aiutandosi, dal
punto di vista del gusto, con le spezie.
Lo schema qua sotto può servire a capire meglio la suddivisione del piatto.
Ecco il mio pranzo di oggi, esempio di piatto unico.
1/2 del piatto: Agretti che in Romagna prendono il nome di Liscari ed un Arancio.
Rappresentano la parte predominante del piatto; essendo ricchi di vit.A andrò a condire con un filo di olio
evo, per migliorarne l'assorbimento.
1/4 del piatto: Pasta integrale con ceci frullati ed interi ed erba cipollina.
La pasta integrale condita con un filo di olio evo rappresenta la mia porzione di
cereali; i ceci insieme alla pasta rappresentano una fonte completa di proteine.
1/4 del piatto: Sgombro all'olio di oliva sgocciolato
Rappresenta la mia fonte proteica principale del pasto; essendo già condito con olio evo non ne
andrò ad aggiungerne dell'altro.
Acqua.
Quali sono i vantaggi del piatto unico?
Principalmente è un modo facile ed immediato per capire il corretto rapporto degli alimenti in una dieta equilibrata.
Inoltre, si sfruttano i carboidrati per garantire una più efficace assimilazione delle proteine e le proteine per rallentare l’assorbimento dei carboidrati, quindi avere una risposta glicemica migliore e più
controllata.
Dott. Matteo Gentilini
Biologo Nutrizionista
dott.matteogentilini@gmail.com