Per chi non ama leggere vi riassumo tutto in due righe:
Ormai sono tantissime le evidenze che il consumo eccessivo di zucchero bianco da cucina (cioè il saccarosio) sia davvero pericoloso per la salute delle persone e svolga un ruolo determinante nelle malattie non trasmissibili, soprattutto obesità, diabete tipo II, ipertensione.
Ormai è qualche anno che sono iniziati gli studi sul digiuno intermittente ed io che mi interesso e lavoro a Rimini come Biologo nutrizionista ero già informato a riguardo, senza però, sarò sincero, scendere troppo nel dettaglio. Già avevo letto alcuni lavori scientifici del dott. Valter Longo, stimato ricercatore italiano.
Sennonché qualche sera fa’, quella che era la conoscenza di pochi addetti ai lavori, è diventata la novità del momento grazie al servizio della “Iena Toffa” su quella che è stata denominata la dieta “mima digiuno”. Che significa mima digiuno?
Effetti benefici del cacao
Innanzitutto diciamo che la fava del cacao “crudo” rappresenta uno tra i più potenti antiossidanti naturali, capace quindi di rallentare l’invecchiamento umano.
Meno nota è forse la sua azione antipertensiva nei soggetti con familiarità a questa insidiosa malattia.
I polifenoli del cacao infatti sarebbero in grado di prevenire in modo efficace l’ipertensione, e svilupperebbero anche una potente azione cardio-preventiva nei soggetti diabetici di tipo II aumentando il colesterolo cosi detto “buono” (HDL) riducendo quello totale.
Il cacao, Theobroma cacao, nome dato da Linneo, significa “cibo degli dei” e viene coltivato da
millenni.
La parte della pianta che si utilizza sono i semi all’interno del frutto. Le prime civiltà ad utilizzarlo furono quelle precolombiane dei Maya e degli Atzechi. Quest’ultimi lo utilizzavano per la preparazione di una bevanda amara chiamata “xocolātl” che aromatizzavano con vaniglia e bacche. Un’altra ricetta tradizionale univa le fave di cacao al peperoncino creando un intruglio piuttosto afrodisiaco.
Non a caso, il cacao divenne ben presto simbolo di fertilità, energia e vita.
Il chicco di cacao fu anche utilizzato come denaro degli Aztechi.
E’ qualche anno che l’olio di palma è di fatto l’ingrediente alimentare più discusso e dibattuto in assoluto ed onestamente non se ne può più.
Questa pubblica gogna accadde anche per il burro e per le uova qualche anno fa, poi totalmente scagionate dall’essere l’alimento killer.
Le festività natalizie sono ormai alle porte ed è usanza appurata passare il Natale e le altre festività all'insegna dell'abbondanza, specialmente alimentare; si sta a tavola molto a lungo ed inevitabilmente si prende peso.
Il Natale per molte persone porta con sé sentimenti contrastanti: da un lato è un periodo molto atteso perché occasione per riunire la famiglia, dall'altro genera ansia e preoccupazione di non riuscire a gestire il proprio peso e la propria alimentazione di fronte alla tavola imbandita.
La scelta del cibo che mangiamo, la filiera con cui viene prodotto, i modi ed i luoghi in cui lo consumiamo e la sua distribuzione sbilanciata nelle diverse aree del mondo segnano in modo decisivo la grave crisi alimentare che il Pianeta sta attraversando.
E’ stata proprio questa la grande tematica che EXPO’, finito da poco più di un mese, ha rimesso al centro della coscienza critica di tutti noi.
La fame nel mondo esiste ed è giusto saperlo ed esserne informati continuando a denunciare lo spreco e sensibilizzare le persone sul diritto all’alimentazione.
Con l'estate di San Martino ormai lasciata alle spalle, siamo entrati a tutti gli effetti nella fase finale dell'autunno che come ogni stagione porta con se i suoi prodotti. Uno di questi è il
semi-sconosciuto Topinambur.
Questa pianta, originaria del Nord America, Helianthus tuberosus, meglio conosciuto come rapa tedesca, carciofo di Gerusalemme o semplicemente Topinambur è una pianta perenne della stessa famiglia dei girasoli.
E' mia impressione che ultimamente, nell'epoca nel sensazionalismo, ogni notizia tenda ad essere esasperata ed esagerata pur di suscitare l'interesse dei lettori e dell'opinione
pubblica.
Succede con tutto, con le notizie di politica, con quelle di cronaca, con quelle sull'immigrazione ed anche con le notizie di alimentazione.
Ciò che mi ha indotto a scrivere questo articolo ed esordire così è stata la voglia di dire la mia su quella che da ieri è la notizia che tiene banco. Infatti ieri è uscito un comunicato ufficiale dell'Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS) affermando che la carne processata causa il
cancro.
Sempre più spesso di questi tempi nascono diete e mode alimentari che con l’invitante prospettiva di farti perdere peso e guadagnare salute senza fatica attirano l’interesse di molte persone. L’industria alimentare cavalcando così, l’onda del profitto, lancia sul mercato prodotti innovativi e spesso considerati miracolosi da chi li acquista.
Il latte d’avena è uno di questi prodotti considerato d’elitè dalla frangia vegana e come tale venduto a caro prezzo.
Ma sarà veramente solo una moda oppure c'è di più?
Sicuramente a tutti noi sarà capitato di raggiungere il bliss point con il nostro patner, ma anche con altra gente, amici, conoscenti ed addirittura estranei.
Senza finire per toccare argomenti del tutto equivoci (che non era assolutamente mia intenzione evocare...), diciamo subito che parliamo di piacere si, ma di quello legato agli alimenti.
Non sai cosa mangiare al mattino?
Tranquillo sei in buona compagnia. La colazione è il cruccio di molti: c'è chi ha una fame esagerata e chi ha difficoltà a mandare giù un solo boccone. In ogni caso le idee su cosa mangiare
scarseggiano sempre e si finisce spesso per trascurare il pasto più importante della giornata.
Sta di fatto che la qualità di questo pasto può influenzare l'andamento della giornata in termini di energie e concentrazione (vedi: Ricordati di svegliarti con il piede giusto).
L'olio di palma si ricava dai frutti dell'omonima pianta (Elaeis guineensis), originaria dell'Africa ed oggi coltivata nelle zone tropicali del continente americano e soprattutto in Malesia ed Indonesia.
Dai frutti di questa pianta si ricavano due diverse tipologie di olio: l'olio di palma propriamente detto, ottenuto dalla polpa, e l'olio di palmisto, ottenuto dai semi.
E’ notizia di questi giorni che la Ministra francese Ségolène Royal ha annunciato pubblicamente “Non mangiate la nutella, contiene olio di palma” spiegando che la produzione dell’olio incriminato comporta “danni notevoli” e “deforestazione massiccia che come conseguenza ha il riscaldamento climatico”.
Neanche avesse detto falsità, che non si è fatta attendere la risposta indispettita del nostro Ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti che non si è fatto scappare l’occasione (per stare zitto) per difendere a spada tratta l’italianità del prodotto, ma senza scendere nel dettaglio, limitandosi a dire “Ségolène Royal sconcertante. Lasci stare i prodotti italiani. Stasera per cena... pane e #Nutella”, improvvisandosi quindi per l’occasione, anche nutrizionista.
Questa è senza dubbio la mia etichetta preferita, perchè raffinata, sottile, difficilmente si capisce dove stia l'inganno. Si legge farina di frumento integrale 90% e si pensa "perfetto, più di così..." ed invece subito dopo tra parentesi ti dicono di cosa è fatta questa fantomatica farina integrale e cioè da farina di frumento raffinata e crusca. Tipico esempio di finto integrale difficilmente smascherabile.
Mangiare cereali integrali apporta vantaggi significativi alla nostra salute tanto che sempre più persone se ne stanno convincendo e forti di questa loro nuova certezza si dirigono al supermercato in cerca di biscotti, pane, cracker e fette biscottate ricchi di fibre.
Ma siamo sicuri che questi prodotti siano veramente integrali?
Il professor Franco Berrino, medico ricercatore ed epidemiologo dell’ Istituto Europeo di Oncologia (IEO) definisce la farina tipo 00 come “il più grande veleno sulle nostre tavole”.
Di fronte ad una affermazione del genere, da parte di uno tra i più accreditati esperti di nutrizione attualmente in circolazione, è quantomeno doveroso non trascurare le sue parole.
Ma facciamo chiarezza.
Negli ultimi tempi se ne stanno sentendo di tutti i colori: diete miracolose, pillole rivoluzionarie, strumenti dimagranti, attrezzi ginnici capaci di farci tornare in forma soltanto osservandoli,… tutti alla ricerca della scorciatoia capace di cancellare anni ed anni di incuria nel più breve tempo possibile.
Una corsa alla delega che si concluderà con l’insuccesso solo dopo averle provate tutte e con il risultato di averci fatto scoraggiare e con il serio pericolo di (ri)farci sedurre dal potere consolatorio del cibo.
Purtroppo (udite udite) non esistono segreti ne tanto meno scorciatoie.
Il sentiero che porta ad uno stato di forma e salute ottimale è in salita, lungo e faticoso, soprattutto quando per anni si è camminato in discesa e senza mappa ignari di dove si stesse andando ma consapevoli di essersi allontanati dalla giusta via.
Succede molto spesso che nell’arco di una nostra giornata inseriamo più impegni di quelli che realmente siamo in grado di portare a termine. Il lavoro, i figli da portare a scuola, la nonna da
portare dal dentista, la macchina da portare dal meccanico, la casa da pulire, quella nuova camicia andata in saldo da andare a prendere, la riunione di condominio sono tutti impegni
inconciliabili a cui non si può dire no; figuriamoci se dovessimo aggiungerci anche dell’attività fisica, fare la spesa e cucinare in modo corretto e magari qualche tecnica di rilassamento.
Di fronte a tutto ciò chi trova il tempo di fermarsi al supermercato a leggere l’etichetta di un pane integrale per capire se è vero integrale o no? (vedi anche: Vero integrale o finto integrale? Ecco come riconoscerlo.)
“E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, a fare la tua rosa così importante”, scriveva Antoine de Saint-Exupery nel Piccolo Principe.
Se così veramente fosse, quale importanza potrebbe rivestire nella nostra vita, un’attività che occupa un terzo della nostra esistenza?
Lo stress è una componente costante della nostra vita. Chi non ha mai attribuito la causa di un suo malessere allo stress? A volte lo diciamo per minimizzare come per dire “non è niente” altre volte con tono più rassegnato.
Prima cosa da dire sullo stress è che rappresenta una risposta normale dell’organismo ad una qualsiasi forma di pressione, come una sorta di “stato d’allerta” che a seconda delle circostanze può assumere una valenza positiva o negativa sulla nostra vita.
Secondo alcuni studiosi, lo stress fino ad un certo livello è funzionale al miglioramento di una prestazione ma livelli di stress eccessivi diventano controproducenti (Teoria di Yerkes e Dodson).
La colazione! Punto dolente per alcuni, momento di piacere per altri. Siamo sicuri di conoscere quanto sia importante cominciare la giornata con il piede giusto?
L’organismo umano è programmato per introdurre calorie e nutrienti la mattina.
Ciò che però spesso accade è che, durante la colazione, introduciamo prevalentemente zuccheri semplici o ancora peggio ci capita di saltarla direttamente perdendo così l’occasione perfetta per nutrire il nostro organismo.
Avere un adeguato apporto di proteine non è requisito esclusivo di chi vuole avere un fisico statuario o di coloro che praticano body-building, ma una necessità di ogni organismo
umano.
Le proteine svolgono una infinità di funzioni nel nostro organismo, ed ovviamente tra queste funzioni quella più evidente è la funzione plastica, ovvero la capacità di rifornire gli aminoacidi necessari per i processi di rinnovamento dei tessuti.
Ho parlato di “rifornire”, infatti quotidianamente il nostro corpo distrugge le vecchie proteine, costituenti di tessuti, organi, sangue, enzimi… rimpiazzandone con delle nuove.
Pane e paste fanno ingrassare? Si ma solo se consumati in eccesso.
I cereali rappresentano il pilastro della Dieta Mediterranea, proclamata dall’UNESCO “patrimonio dell’umanità”. E' quindi importante conoscerli bene.
Mangiare frutta e verdura fa bene. Tutti lo sanno e tutti lo dicono. E' una frase talmente ridondante che appena ci sediamo a tavola ce ne dimentichiamo.
La frutta e la verdura fanno benissimo, ma quando a tavola abbiamo ancora fame cerchiamo salumi e formaggi, ci buttiamo sul dolce, o comunque aprendo il frigo o la dispensa cerchiamo qualcosa che ci gratifichi. E’ probabile che se succede questo la quantità di verdura finora consumata non sia sufficiente.
Si, direte voi, ma la verdura non è buona come il salame!!
Dipende, risponderei io, dal tipo di sapori a cui siete abituati.
E’ ancora convinzione comune quella di dover mangiare a pranzo solo la pasta e la sera solo proteine con un pò verdura, evitando i carboidrati come se finalmente avessimo scoperto i reali responsabili al nostro aumento di peso e poi aumentiamo di peso lo stesso.
Non è il carboidrato di per sè mangiato alla sera il problema del nostro aumento di peso, semmai quanto ne mangiamo e la sua qualità.
Le linee guida della corretta alimentazione, basate sulle recenti evidenze scientifiche, sostengono che bisogna assumere ad ogni pasto proteine, grassi e carboidrati di buona qualità ed in
equilibrio tra loro, smentendo, in questo modo, le vecchie credenze di una dieta "dissociata".
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