Bioimpedenziometria (BIA)

La bioimpedenziometria (BIA) è  una tecnica di misurazione non invasiva, rapida, indolore, affidabile e ripetibile che fornisce dati quantitativi e qualitativi riguardo la composizione corporea, l’idratazione e lo stato nutrizionale.

Consiste nell’applicazione di 4 elettrodi, 2 posizionati sul piede e 2 sul polso di un lato del corpo di un soggetto in posizione supina e, tramite il passaggio di una corrente a bassissima intensità, lo strumento fornisce dati relativi alla composizione corporea ed allo stato nutrizionale.

Le condizioni necessarie affinchè i dati ottenuti vengano considerati validi sono:

  • Ambiente tranquillo con temperatura ed umidità adeguate;
  • Rimanere in posizione supina e rilassato per 4 -5 minuti, in modo da permettere una redistribuzione dei liquidi;
  • Aver urinato almeno 30 minuti prima dell’effettuazione del test;
  • Essere a digiuno da minimo 2 ore e senza aver assunto alcool, che comporterebbe vasodilatazione e redistribuzione liquidi;
  • Essere a riposo da 8-10 ore per evitare modificazioni della conduttività che possono verificarsi in funzione delle variazioni di temperatura, anche legata ad attività fisica;
  • Non essere febbricitanti, per le variazioni della conduttività dovute alle modificazioni della temperatura e della vasodilatazione e/o vasocostrizione.

Il principio sul quale si basa la BIA è che tutte le strutture biologiche oppongono una resistenza al flusso di correnti che le attraversano. Infatti il tessuto muscolare essendo costituito prevalentemente da acqua, risulta un buon conduttore, quindi favorisce il passaggio della corrente al contrario del tessuto adiposo che è un cattivo conduttore per cui oppone una maggior resistenza.

In base alle modificazioni registrate dalla corrente, la BIA fornisce i dati relativi alla resistenza (capacità di opporsi alla corrente ed è legata ai fluidi corporei: più acqua c’è minore sarà la resistenza e viceversa) e alla reattanza (capacità di opporsi alla corrente legata alla massa corporea, quindi alla massa cellulare attiva) calcolando l’opposizione offerta dai vari tessuti.

I dati rilevati vengono poi trasformati in un dato clinico sulla base di algoritmi e possono variare in base:

  • allo stato di idratazione del soggetto (valori sovrastimati possono derivare da uno stato di disidratazione; valori sottostimati da uno stato di eccessiva idratazione);
  • alla temperatura corporea (valori vengono sottostimati in un ambiente caldo);
  • alla condizione fisica del soggetto, tende a sovrastimare la massa grassa in atleti e soggetti magri, mentre tende a sottostimare la massa grassa in soggetti obesi.

Dott.ssa Sara Buratti

Chinesiologa

saraburatti8@gmail.com



Fonte

- http://www.usl3.toscana.it/allegati/Dott%20%20S%20Bianchi_130124093345.pdf

- Materiale corso Technogym “Dimagrimento: dalla ricerca avanzata alle applicazioni pratiche”